sabato 6 ottobre 2012

Di muro e muri


Non posso immaginare, né voglio scoprire, come nascono le mie ossessioni, ma un volta esaudite mi piace gustarne la sensazione aromatica che lasciano. Quando vidi questo muro rimasi attratto da un qualche cosa di indefinito, forse il grigio, forse il fiammeggiante e freddo neon al centro, forse le migliaia di piccole imperfezioni del cemento. Subito mi sono detto che lo dovevo fotografare, che dovevo portarmi via quella sensazione. Il continuare a rimandare questa piccola cosa mi torturava come la più grave mancanza, come un senso di colpa corrosivo. Ogni mattina e ogni sera, per mesi, mi sono soffermato a guardarlo ma mai ho scattato una foto. Oggi finalmente l’ho fatto. Il risultato non è stato quello sperato, per limiti miei, di capacità e di attrezzatura. Così alla ricerca della soddisfazione ho scoperto un mio limite e guarda caso è un muro. Io che ho sempre usato la metafora del muro per indicare un punto che non potevo raggiungere, così come il suo abbattimento per parlare di un obiettivo raggiunto, oggi mi trovo davanti ad un muro-limite vero. I momenti peggiori li ho sempre immaginati come deserti di marmo bianco e liscio e piccoli muri grigi sparse all’orizzonte che nascondevano qualche cosa da raggiungere. La foto di per se non mi dispiace, ma non è quella che immaginavo, non è quella che avrei stampato e appeso ad un altro muro. Non ha il dettaglio, il contrasto che il muro vero possiede. Magari un giorno ci riproverò quando avrò nuove idee, magari nuovi strumenti, per il momento ho solo aperto l’assalto ad  un altro muro che è rimasto in piedi, ma trema, perché sa di essere sotto assedio.
 

foto: Grey wall - 6 ottobre 2012

13 commenti:

  1. la risposta è nelle tue parole... questa ossessione, qualunque essa sia, non è ancora esaurita. Non puoi gustarne l'aroma.

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    1. Bellissima foto,invece.I muri sono fatti per restare in piedi o per essere abbattuti.Il nostro limite è semplicemente quello di capirlo e nulla più.Ross

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    2. Sed, dici che non posso ancora cancellarlo dalla lista delle "cose da fare"?

      Ross, non vorrei ignorare il fascino dei muri costruiti a metà, o leggermente abbattuti! :)

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    3. la metterei nelle "cose da continuare" :)

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  2. Sammy,
    nel tuo commento, qui, parli di muri costruiti a metà o leggermente abbattutti e a parer mio c'è un fascino sottile e intrinseco in questa tua affermazione. Un muro integro a me provocherebbe, un blocco temporaneo, ma forse e' proprio questo aspetto che ti soddisfa di piu' e il poterlo ..assalire poi.
    Quest'assalto, a me piace. La tua macchina era evidentemente pronta a tutto.:-))))
    Una cosa romantica come un bacio in questo frangente stonerebbe un po', ma il tuo intervento mi fa pensare a come noi cogliamo cio' che ci si presenta dinnanzi. :-))
    Grazie, buona settimana, a te.

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  3. Vorrei dirti qualcosa di bello, ma al momento sono un po' sopraffatta e non sono in grado parlare di muri...
    Agave-che-cerca-di-uscire-dal-labirinto-ma-almeno-Saturno-non-è-più-contro

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    1. Bhè grazie per aver abbandonato per un momento il labirinto per farmi visita... però non lasciare qui il signor Saturno.

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  4. questo muro mi angoscia e rattrista... per me la foto è riuscita, anzi è talmente cupa con quel neon che vuole a tutti i costi illuminare la scena, che mi fa pensare ad una stanza quadrata chiusa...

    un muro improvvisato, appare, spoglio, addetto all'infame compito di dividere delle stanze senza un compito nobile. E' di sicuro il muro di un garage....

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  5. La foto è bella e tu sei stato brevo a fotografarla.Quel muro non pare sporco e anche questo è bello.Solo i mattoni mi sembrano un pò scollati e questo solo può creare un pò d'inquietudine per la stabilità del muro.Complimenti.Gisella

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