venerdì 22 ottobre 2010

Segnali di pericolo per eccessiva distanza


In ogni istante della nostra vita espandiamo messaggi, come una scia di profumo o come il lampeggiare di un segnale di attenzione. In continuazione ripetiamo, senza parlare, chi siamo o vorremmo essere, e cosa cerchiamo. Alcuni di noi espandono messaggi così confusi che l’effetto è comunicare l’opposto. Il nostro sguardo, un dettaglio del nostro abbigliamento, la posa del corpo, il tono della voce che usiamo per rispondere ad una domanda improvvisa, svelano un pezzo di noi che è sotto la corteccia. Io non sono bravo a leggere questi messaggi, però mi invento di recepire centinaia di segnali che forse non esistono. Chissà se sono bravo invece a trasmettere inconsapevolmente il mio segnale? Quel messaggio flebile che prima di arrivare alla coscienza di un osservatore casuale si disperde in gran parte, si altera, e lascia una traccia atomica che deve venire interpretata. Sono affascinanti i messaggi del corpo. Certi corpi li lascerei parlare per ore, certi no. Eppure involontariamente l’immagine di noi che vogliamo tramettere spesso non arriva, o si decompone e giunge a decine di spettatori in decine di modi differenti. Come la luce che disegna le fotografie che non riconosciamo, perché i nostri sensi non sono oggettivi e costruiscono immagini non reali. Come i primi archeologi delle piramidi cerco di dare un senso agli enigmi del tuo sguardo, del tuo non detto, del tuo scritto, del differente taglio di capelli e del tempo che impieghi a percorrere un metro di asfalto. Ciò che ne ricavo non serve a nulla, se non quando l’armatura è posata, a divenire il materiale con cui si costruiscono i sogni. E’ la che ti ho costruito, è la che ti ho chiuso, è da la che devi cercare di fuggire.



Foto: Stresa, Isola dei Pescatori, 21 agosto 2010

10 commenti:

  1. Mi hai fatto pensare a Caffè Muller, conosci Pina Baush? In particolrare a questo:

    http://www.youtube.com/watch?v=oYXjk_qn3cQ&feature=related

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  2. ...mi hai fatto scoprire una cosa bellissima! grazie!

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  3. è bellissimo. non lo dico mai, lo penso spesso

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  4. Grazie a te, mi ha colpito la faccenda dei messaggi che espandiamo e che percepiamo, hai dato parole ad un pensiero molto profondo, che condivido e che non avrei saputo esprimere così bene.
    Purtroppo Pina Baush ci ha lasciati nel 2009, ed è tutta un'altra cosa vedere un suo spettacolo dal vivo. Ho dato un'occhiata in rete, pare che la sua compagnia, Tanztheater Wuppertal, stia ancora portando in giro suoi spettacoli, forse c'è speranza di vederli...

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  5. Crimilda: grazie! e ben ritrovata!

    feritinvisibili: mi sa che dovrò vederli, magari supererò questa mia insensata diffidenza verso la danza. :)

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  6. mi venivan battute fornosinistroidi sul tuo scorpione o sui feromoni. invece no é talmente bello sto pezzo. così vera sta cosa. e seria. si certo che si sentono i messaggi che irradi. una mezza battuta e una persona incontrata tre volte si colora. di sé. e il tuo angolo bianco é una stella filante. subito. dalla prima.

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  7. Cara Isa sei la supporter ufficiale del mio ego!:)

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  8. forte questo cartello sui pinocchi !!! bisognerebbe applicare questo consiglio anche ai rapporti umani !!

    ele nellabrezza

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  9. ele: dovremmo essere noi a comunicarlo per primi. basta un po' di telepatia. :)

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  10. guarda io parto dall'estremo opposto, comincio con allegria e leggerezza. poi mi vado inevitabilmente ad incanagliare ed incastrare con la complessità e la tortuosità e l'inestricabilità...mi trovo invischiata e appiccicata e sento che avevo sottovalutato l'importanza. per me, comunque.
    è che un essere umano quando ti tocca, ti imprime qualcosa per sempre, sempre...

    ele n.b.

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