sabato 2 ottobre 2010

Racconto di caccia


Avevo puntato la sveglia alle 6.00 per poter uscire in tempo per fare delle foto durante l’alba. Volevo andare in tutti i luoghi che ho notato un paio di settimane fa, quando ero disarmato di macchina fotografica e il sole mi prendeva in giro mostrandomi colori che non potevo intrappolare. Quando è suonata sono scattato senza ripensamenti e pochi minuti dopo ero già fuori. Con un passo ridicolo sono uscito di casa, senza fare alcun rumore. Arrivo ai garage e incontro i vicini, una coppia che avrà l’età dei miei genitori e che rientrano del ballo liscio. “Mica male come vita notturna!” penso. Accendo l’auto e l’orologio sul cruscotto indica le ore 1.12, penso “dannazione si è fottuta la batteria e avrò perso tutte le stazioni radio memorizzate”. Controllo l’ora sul cellulare: “1.12 a.m.”. Non posso che ridere di me: la sveglia non aveva suonato, il trillo me lo ero sognato! Torno a letto ad aspettare per 5 lunghe ore. Sventola come l’emblema di famiglia la nostra atavica ansia. Però ne vale sempre la pena, all’alba, fuori, c’è un altro mondo, con altri colori e gente differente. La mia dipendenza dal fotografare sta aumentando e oggi pulsa come la più bella delle mie passioni.



foto: Luna Park a Novegro, 2 ottobre 2010

4 commenti:

  1. Una dipendenza bellissima.
    E tu diventi sempre più bravo :)
    bentornato!
    zak

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  2. Grazie Zak! Tu ne sai qualche cosa di questa dipendenza, vero? ;)

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  3. Ehi...ma che bello trovarti(con meno bianco e più colore, vedo;)). Era da un po' che non aprivo la posta e ..Ma quello sei tu?
    A prestissimo:)
    Senzabussare

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  4. Bentornata, in tempo per il tè :)

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