sabato 21 aprile 2012

20 Aprile 2012

Alla fine tutto si è svolto come in un racconto complicato, dove la trama lascia spazio affinché l’imprevisto vi ci si infili senza farlo mai. Alla fine del giorno quando tornavo in auto e il sole ad ovest calava visibilmente, sui cantieri abbandonati dal lavoro, ne avevo la consapevolezza. La preparazione impeccabile, la presenza di tutta la  famiglia, le settimane di tensione ormai dissolta ne sono stati i protagonisti. E così, con un sorriso raggiante, senza tentennamenti, con una serenità fatale, mia sorella si è sposata. E si è sposata veramente. Ed eravamo tutti li con il libretto azzurro in mano come se fosse un gioco, una recita organizzata, invece di cogliere che da quel giorno sarebbe cambiato tutto. Anche il cielo che ha deciso di rovinare la Primavera ieri si è messo dalla parte dei simboli e ha aspettato il “sì” per cambiare colore. I sorrisi degli invitati si sono sciolti nel vino, non quelli di cera dei camerieri, che alla fine del giorno avranno doloranti i piedi e la faccia. Io che sono sempre in ritardo, non sui tempi, ma sulla sceneggiatura, mi sono accorto che non ero più teso solo verso sera quando ho incominciato a cercare i confetti nelle tasche stracolme degli invitati. Quando mio cognato (perché adesso ne ho uno anche io) mi ha detto: ma noi non abbiamo ancora brindato. Abbiamo fatto una curva ed è cambiato il paesaggio, ma è lo stesso viaggio.

foto: 20 Aprile 2012

10 commenti:

  1. Mi piace il tuo essere in ritardo sulla sceneggiatura. Penso di capirlo. Perché io invece mi sento sempre in anticipo.

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    1. ...non so se a me piace molto... alla lunga è molto stancante.

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  2. "alle lunga" per te che sei in ritardo... per me è stancante anche alla corta!

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  3. per un attimo ho pensato che lo sposo fossi tu e che mi fossi perso un pezzo. comunque auguri!

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    1. per un attimo il post è riuscito :) Comunque grazie!

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  4. Tanti auguri neocognato!:-)
    Aspetta di diventare zio e poi vedrai come cambia il paesaggio...:-)
    Cosa intendi con essere in ritardo non sui tempi ma sulla sceneggiatura?
    Agavealwayslatewithherlife

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  5. grazie! E non vedo l'ora di diventare zio! :)

    Hai presente quella sensazione che la vita intorno a te sia perfettamente sincronizzata negli eventi, nelle scadenze (degli altri), come se seguissero un copione (gli altri)... è difficile da descrivere, forse da qualche parte c'è un romanzo che lo fa meglio, io al massimo posso mimarlo! :)

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  6. Ahhhhhh...ho capito!
    Non serve che tu me la descriva, la conosco bene e ormai l'ho catalogata come "sindrome le vite degli altri".

    Ma come sempre non siamo (i) soli (al massimo le lune...ehmmm).

    "Sappi che tutte le strade, anche le più sole
    hanno un vento che le accompagna

    e che il gomitolo, forse
    non ha voluto diventar maglione

    che preferisco non imparare la rotta
    per ricordarmi il mare"

    Gian Maria Testa


    Agave-che-guarda-gli-altri-dalla-finestra-di-fronte-con-una-cuffia-audio-anni70-sulle-orecchie

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    1. se non c'è un romanzo c'è una canzone :)
      ps: adoro le tue firme

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    2. Ultimamente è l'unica cosa che mi riesce di scrivere.Meno male che ci sei tu a scrivere anche un po' per me.:-)
      Agave-scioperata-e-troppo-svagata-persino-per-la-primavera-mannaggia

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