giovedì 11 agosto 2011

La legge dell'Universo


Io ci credo fermamente che esista una legge della natura che spieghi tutto e me la immagino come un concetto facile quasi ovvio. Deve esistere una legge che sappia descrivere il tutto, l’energia, l’interazione delle particelle, delle masse e dei pensieri. Secondo me è proprio sotto i nostri occhi ma non la riconosciamo. Ogni mattina c’è un uomo alla fermata della metropolitana che resta fermo in piedi nel corridoio con le mani protese e ripete un mantra costante “un pezzo di pane”. Pochissime variazioni, se non nel tono e nel ritmo, ma sempre la stessa frase in modo quasi alienato. Nelle mani non ha nulla, resta così immobile e parlante. Chissà se le variazioni di quella voce dipendono solo da cause interne, come l’umore o la stanchezza, vicine come il clima o il numero di viaggiatori, oppure anche lontanissime come l’indice della borsa di Hong Kong o l’ora di apertura di un piccolo bar di Caracas il giorno della festa del patrono? E se quell’uomo fosse il centro dell’universo? Se la sua voce fosse l’impulso che guida l’espansione dell’Universo? Potrebbe essere in questo posto da sempre, dall’alba della Terra, ma nessuno lo ha mai notato: messo in campo visivo periferico come un qualunque mendicante. Cosa succederebbe se tutto partisse da lui? Se lui fosse la sorgente della creazione e dell’esistere? Ma anche se così fosse, che la sua voce spinge l’Universo, finché c’è un uomo che mendica, l’Universo potrà anche espandersi ma non andrà da nessuna parte.



foto: Emilio Isgrò, Libro cancellato / The erased book, 1964, Museo del '900, Milano

11 commenti:

  1. Un antico proverbio dice "Il punto più in ombra è proprio quello sotto la lampada".
    Einstein disse (anche se non è ben chiaro il contesto): Dio non gioca a dadi con l'universo. Feynman sostiene che non solo Dio non gioca a dadi con l'universo, ma li getta anche dove l'uomo non potrà mai trovarli. Difficile eh? Mah, giusto un pelo... Qualcuno un tempo gli toccò la sorte di arrostire sul rogo ecc ecc.
    Ora siamo al principio di indeterminazione, ai quanti, alle frange, ai frattali. Tutto da rifare. Secondo me qualcuno se la ride. Ma chi? Eppure non è nemmeno troppo lontano. In fondo ci sono i famosi sei gradi di separazione, no?

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  2. ecco vedi, troppe teorie e con nomi assurdi, deve essercene una più facile! Che poi ai sei gradi di separazione mica ci credo tanto...

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  3. Sai Sammy
    mi sai che hai ragione. Ci devono essere cose più semplici, per tutto. Specialmente nelle relazioni umane. C'è tanta paura, io trovo. Muri dividono le persone, le anime, i cuori, le menti. Ogni mattoncino è fatto di considerazioni complicate. Si passa la vita a costruirsi difese, ognuno il proprio fortino. E poi? Cosa passa? La luce del sole? L'aria? Certo che no, resta solo buio, là dentro. E freddo. E solitudine. E allora perché la gente non prova a vivere all'aperto, dato che quando sopra non rende felici? È vero Sammy, dovrebbe essere tutto più semplice. Un prato, un cielo, un sorriso. Non servirebbe altro. Vabé. Ciao né.

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  4. soprattutto mi piacerebbe che queste cose, se non possono essere semplici, siano almeno visibili. Cia'

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  5. Si.
    Ma
    L'essenziale è invisibile agli occhi.

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  6. Potrebbe essere, perchè no! A volte la verità è così a portata di mano che non la si vede proprio perchè è troppo scontata. E' un pò come cercare un paio di occhiali dappertutto, senza pensare di averli sulla propria testa!
    Complimenti, davvero un bel blog!
    anna

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  7. Tutti alla ricerca dell'unica legge. Tutti che cercano una semplice ed elegante "teoria del tutto".

    La verità è che la raltà è complicata. Gli antichi credevano che l'uomo fosse fatto solo di "umori" poi arrivò la medicina che scoprì i globuli rossi, i globuli bianchi, i batteri, i virus le arterie ecc.ecc. La realtà è intricata, difficile, complicata e infinitamente complessa. Come sa qualsiasi studente dle primo anno di fisica. :-)
    SignoraNessuno

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  8. Però scoprirono il DNA così che i globuli, i virus tutto il resto divennero "facili", così come con Newton e le tre leggi: tutto è difficile man mano che si cerca ma sotto c'è sempre una legge "semplice" :)

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  9. Potrebbero esistere miliardi di leggi semplici alla base delle cose complicate. Non è scontato che ce ne sia una sola. Sa tanto di Highlander "Ne resterà solo uno" insomma, anche a me piacerebbe crederlo, è la natura umana che è attratta da tutto ciò che è semplice ed elegante, razionale appunto. Ma non è detto che sia così. Più che una teoria a me sembra una speranza.
    SignoraNessuno

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