mercoledì 12 gennaio 2011

Fuori tempo




Il tempo cerca di fluire liscio intorno, bruciando le cose e le persone, facendo scadere gli yogurt e le assicurazioni, ma su di me si infrange. Sono come un masso nel mezzo del fiume. In questo devi ammettere che ho vinto io: ho spezzato ogni data. Sono nato nel periodo non previsto, ed è stato solo l’inizio. Da bambino ero già vecchio, o per lo meno un po’ meno giovane di oggi che non so cosa sono. Non ho rispettato nessuna scadenza, benché ci tenga alla puntualità e non mi piaccia far aspettare. Forse ho deluso qualcuno ma non l’ho fatto volontariamente, e forse me ne pento in un caso solo. Se avete un progetto di vita su di me potete buttarlo, non credo che lo rispetterete. Magari parliamone, se riuscite a convincermi farò di tutto per esaudirlo; ma non sedetevi su di una panchina di un qualsiasi parco, di una qualsiasi città, ad aspettarmi perché non passerò. Questo essere fuori dalle agende è un peso, ed se a volte sembra leggero è solo per fortuna, e perché non bado a certe convenzioni sociali. Non è nemmeno una libertà, è solo un modo di vivere ad una altra velocità, non costante.


foto: opera di Loris Cecchini - Wallwave Vibrations (quanta canticum) - 2009 @Fondazione Pomodoro Gennaio 2010

11 commenti:

  1. aaaaaargh, dovevo mandarti l'elenco!
    sissi sciolta nella mano
    f corneli grande volante
    nicola bolla vanitas suicide
    chiara dynys più luce su tutto

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  2. tranquilla, ho trovato tutto l'elenco sul sito: sono bravini quelli della Fondazione :)

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  3. E' una sensazione che provo spesso; il mio essere fuori tempo, l'ho sempre vissuto come un fardello, una condanna. Faccio un pò miei i tuoi pensieri..se posso.

    [Voglio andare alla Fondazione Pomodoro!!]

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  4. SEGNALIBRO: quello che è scritto ha senso solo se viene portato via. Per la Fondazione quando vuoi!

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  5. sei dunque in mezzo ad un guado, ed intorno solo nebbia.. come questa bella foto. che si può guardare in ogni verso.
    non avendone

    nellabrezza

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  6. per fortuna, a volte, l'acqua è tiepida :)

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  7. Sembra l'impronta di un'anima che affiora solo per un attimo. Il tempo dell'anima è diverso in ognuno di noi e non può essere conosciuto, ma solo rispettato...

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  8. passo ora di qui e debbo dire bel post..allora ti dirò che non ti aspetterò su una panchina sarai tu a dirmi quale..i progetti son fatti per essere abbozzati il tempo e gli eventi li cambiano sempre l'importante è averne una traccia..nessuno di noi riesce a realizzarli tutti già è molto se ci si prova..vivere ad una velocità diversa dici??Non saprei dirti perchè non ne esuiste una prestabilita..ci si può ritrovare su corsie parallele e incrociare gli sguardi anche solo per un stante..ogniuno viaggia a diverse velocità..un sorriso holwen..ps vieni a trovarmi nel salotto davanti al camino ogni tanto e chiedi interroga o semplicemente racconta ..

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  9. feritinvisibili: ma mai nascosto. ;)

    holwen: passerò volentieri a trovarti.

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  10. Io, per esempio, da bambina non giocavo con le bambole, ma leggevo libri. Con orrore di tutti. Oggi un po' mi sembra che mi manchi questa dimensione di gioco, alla quale forse supplisco con uno spirito cazzarone... e poi scusa, ma tu pensi che sia facile sedersi su una panchina ad aspettare? L'attesa è un grosso trauma. Rischi di giocarti tutto l'uditorio con tali non-proposte! ;-)

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  11. Dici? Avevo il sospetto di sbagliare qualche cosa! :D
    E' proprio perché è un trauma un'attesa delusa che è meglio non aspettare sulle panchine, se non per godersi un primo sole.

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