Tutti te lo dicono che devi inseguire i tuoi sogni, che non devi “lasciarli andare”. Ma andare dove? Chi ha smesso di seguirli? Ma la mia domanda principale è come si seguono i sogni? Ce ne sono alcuni che sono facili, richiedono uno sforzo quasi normale, non più che andare a lavorare tutti i giorni. Altri sono più difficili perché ti chiedono di rompere una situazione di comodità per andare a fare altro. Altri sono quasi impossibili perché dipendono da condizioni particolari, per non parlare di quelli che riescono solo con la collaborazione dagli altri. Seneca scrisse che si può chiedere agli dei solo ciò per cui si ha coraggio di chiedere ad alta voce nel tempio. Ho visto in giro certa gente che avrebbe la faccia tosta di chiedere qualsiasi cosa, ma in fondo Seneca si riferiva a Lucilio che era persona sensibile e non certo un approfittatore di dogmi. Alla fine certi desideri si realizzano, a volte per pura coincidenza, a volte perché inconsciamente abbiamo preso la strada giusta. Mi piacerebbe per una volta, con una mossa “da cavallo”, sorprendermi e realizzare un mio desiderio che dipendesse interamente da me. Sia chiaro, se qualcuno ha un desiderio che lo renda felice e che io posso realizzare, basta chiedere. Non c’è poi molto da scandalizzarsi: tanto anche se siamo in tanti, su questo granello rotolante, le storie sono sempre le stesse.
Foto: Cara Vecchia (molto) Europa - Mappamondo
Foto: Cara Vecchia (molto) Europa - Mappamondo
Bisogna essere forti per sognare.
RispondiEliminae un po' folli per non smettere.
RispondiEliminaio ne avrei uno....
RispondiEliminaper me? fantastico! La prima cliente...
RispondiEliminatipo che rifai i muffins ?
RispondiElimina(cazzarola credevo che mettendo l'url(o) avrei evitato il terzo grado qui... (love)
E difficile trovare un desiderio - di quelli importanti, che hanno un peso - che dipenda interamente da noi.
RispondiEliminaPiù vado avanti più mi pare che tutto sia un intreccio di mille e mille volontà che, nella loro imperfetta applicazione
alla vita concreta, generano il caso.
L'è dura...
Perinzia, sempre distratta nel firmarsi.
RispondiEliminaeh già a volte è difficile scegliere, temendo la banalità o di sprecare un'occasione... come in gelateria! :)
RispondiEliminabeh se il sogno non lo si perde di vista, si può realizzare, bisogna agire e pensare sempre in funzione di esso cambiando i nostri pensieri...cambiamo la realtà.....
RispondiEliminami sembra troppo facile, come si fa a seguire un sogno? forse che la soddisfazione sia anche nel provarci a realizzarlo?
RispondiEliminacome si dice ...l'attesa del piacere è essa stessa un piacere" il segreto è di essere sempre concentrati sul ragiungimento...ma come si fa a commentare con il blog di splinder?
RispondiEliminami spiace ma con l'account di splinder qui non si può se non in modo "anonimo" :)
RispondiEliminaNon sarebbe nemmeno difficile lasciare andare un sogno. Il problema è il sogno a non voler lasciare noi. Essere vittima di un sogno è una definizione che trovo calzante. Il sogno presuppone un'attesa, spesso estenuante. E fa mettere in conto il possibile disincanto. Meglio non sognare. Al massimo sarà grasso che cola.
RispondiEliminaCinica? Per niente. Sognatrice? Un po'. Ma sto migliorando eh!
Stella
non so Stella, forse ti consiglierei di non migliorare...
RispondiEliminaDici?
RispondiEliminaStella
ma sì, l'importante è non finirli tutti e averne sempre uno per dopo.
RispondiEliminaMa sai, la sacca dei sogni è inesauribile. I sogni nascono insieme ai passi con cui si cammina la vita. Sollevi il piedino, lo stacchi dalla terra e se dentro l'orma lasci un rimpianto, con il passo che segue semini un progetto. Un sogno. Un'idea. Poi ci sono le api e poi il vento, e il giardino dei sogni cresce. Ma qualche sogno non te lo dice mica che poi fa male.
RispondiEliminaSì anche a me lo avevano spiegato più o meno così: ci vogliono le api e i fiori, poi il giardino cresce. :P
RispondiEliminammm
RispondiEliminaottima risposta.
Non l'avevo prevista....
:-)
mmm 2
RispondiElimina(muggisco solo quando sono perplessa)
Visto album su flickr primo colpo d'occhio: Crespi d'Adda. Ci sono andata ieri.
Coincidenze.
se lo hai notato non è una coincidenza, è un sincronismo. Ci andai l'anno scorso (forse) e mi ripromisi di andarci in autunno quando le vecchie fabbriche sono più fabbriche e i mattoni rossi sono più rossi. Dovrò ricordarmelo.
RispondiEliminaSincronismo...
RispondiEliminadici?
mmm (3)