Oggi io e la neve abbiamo fatto pace. Me lo aveva proposto lei ieri pomeriggio scendendo lenta, ma spostandosi di lato per non intralciare il traffico. Mi disse “resto e domani ci sarà il sole”, così è stato. Sapevo dentro di me, anche se ho sbirciato le previsioni meteo, che avrebbe mantenuto l’impegno e questa mattina mi ha chiamato. Ha lasciato al Sole il suo posto più alto e al vento freddo tutto lo spazio intorno, lei si è distesa pigra sulla terra che era rimasta morbida e si è lasciata percorrere, come farei su una pelle, voltandomi ogni tanto indietro per guardare i segni che lascio. Le impronte nella neve sono piccoli giochi con il passato, appunti scritti sul tovagliolino di un bar perché qualcuno, forse, li ritrovi. Ridevo solo nel freddo, e la neve sorrideva, abbiamo anche parlato di progetti assieme, di idee, di altri giochi. Non so quando succederà ancora che ci esalteremo sincroni nei nostri capricci.
Foto: Oasi del Carengione, 18 dicembre 2010
E' bellissimo.
RispondiEliminaOgni volta che passo qui da te trovo una sorpresa piena di poesia e bellezza.
RispondiEliminaSEGNALIBRO: Grazie :)
RispondiEliminaHannah: (arrossisco) :)
Bellissimo post mi ha molto commossa.Ciao.Malena
RispondiEliminaMI piace quello che scrivi,mi piacerebbe se visitassi il mio primo blog.CIao da Pensierina
RispondiEliminaGrazie! Volentieri, a quale indirizzo?
RispondiEliminaè delizioso infatti camminare, in tutto quel silenzio, e lasciare segni dove nessuno è stato mai...
RispondiEliminaele nella brezza
ed è ancora bello ritrovarli, intoccati, il giorno dopo :)
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