sabato 18 dicembre 2010

Mattina gelata d’inverno


Oggi io e la neve abbiamo fatto pace. Me lo aveva proposto lei ieri pomeriggio scendendo lenta, ma spostandosi di lato per non intralciare il traffico. Mi disse “resto e domani ci sarà il sole”, così è stato. Sapevo dentro di me, anche se ho sbirciato le previsioni meteo, che avrebbe mantenuto l’impegno e questa mattina mi ha chiamato. Ha lasciato al Sole il suo posto più alto e al vento freddo tutto lo spazio intorno, lei si è distesa pigra sulla terra che era rimasta morbida e si è lasciata percorrere, come farei su una pelle, voltandomi ogni tanto indietro per guardare i segni che lascio. Le impronte nella neve sono piccoli giochi con il passato, appunti scritti sul tovagliolino di un bar perché qualcuno, forse, li ritrovi. Ridevo solo nel freddo, e la neve sorrideva, abbiamo anche parlato di progetti assieme, di idee, di altri giochi. Non so quando succederà ancora che ci esalteremo sincroni nei nostri capricci.


Foto: Oasi del Carengione, 18 dicembre 2010

8 commenti:

  1. Ogni volta che passo qui da te trovo una sorpresa piena di poesia e bellezza.

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  2. SEGNALIBRO: Grazie :)

    Hannah: (arrossisco) :)

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  3. Bellissimo post mi ha molto commossa.Ciao.Malena

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  4. MI piace quello che scrivi,mi piacerebbe se visitassi il mio primo blog.CIao da Pensierina

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  5. Grazie! Volentieri, a quale indirizzo?

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  6. è delizioso infatti camminare, in tutto quel silenzio, e lasciare segni dove nessuno è stato mai...


    ele nella brezza

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  7. ed è ancora bello ritrovarli, intoccati, il giorno dopo :)

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