domenica 15 luglio 2012

Domenica


Qualche cosa è cambiato da qualche parte, nel mio cervello, nei miei occhi, nei giornali che leggo. Il sabato non sempre compro il giornale, ma quando lo faccio è solo perché ho del tempo da dedicarci e se non trovo nulla che richiami l’attenzione lo butto via con rabbia. La domenica ne predo sempre e comunque due perché hanno un ricco inserto culturale, uno più bello, l’altro differente e più lontano da me. Non più di un anno fa leggevo gli inserti con lentezza, ad ogni pagina trovavo argomenti in cui perdermi,  titoli di libri da avere assolutamente, posti e cose da scoprire. Poi è successo qualche cosa e anche questi inserti mi scivolano tra le mani senza lasciare nessuna traccia della fame che avevo. Uno di questi ha cambiato da poco direttore ma non so quanto questo c’entri. Io sono sensibile alle passioni improvvise, ma quando mi prendono non sfumano velocemente e per un po’ le porto con me.Magari le archivio in qualche cassetto frigo per l’uso al momento giusto. Non ammetto che quella sensazione fosse una mia moda personale.  Forse sono diventato meno curioso o forse so che ho meno tempo ed energia da dedicare a nuove cose e quindi, inconsciamente, le ignoro. Adesso voglio tornare com’ero prima e, sappilo, Chiaberge mi manchi.


foto: Avanzi, Luglio 2012
 

4 commenti:

  1. ma è possibile tornare quelli di prima?

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  2. mi basterebbe sapere cosa (mi) è cambiato.

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  3. Forse è solo una fase.
    Io non ho letto un libro per un anno, tempo fa.
    Leggevo solo per lavoro, per il resto leggiucchiavo poesie qua e là e scartabellavo libri senza mai arrivare in fondo.Poi sono tornata.
    Agave-che-non-sa-se-dire-Houston-abbiamo-un-problema-oppure-essere-felice-come-Armstrong-che-balzella-sulla-luna.Boh.

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    1. Quando tra due stati d'animo puoi averne uno "balzellante", secondo me sceglierai quello. ;)

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