Se non fosse pericoloso sarebbe interessante provare a stare immobili tra lo sfrecciare della auto. Sentire quelle masse d’acciaio passarti accanto, cercando di sbirciare dentro ai finestrini. Probabilmente l’adrenalina farebbe vorticare i pensieri e mozzare il respiro, come sospesi su un minuscolo sentiero sopra un crepaccio, pochi centimetri tra la vita e la morte. Ma come nella vita, se gli altri non ti centrano, quello che c’è da fare è mantenere la propria posizione, ed essere consapevoli di come ci si è arrivati. Immedesimarsi nella vita degli altri, che ti sfrecciano attorno, non ha senso e non si può. Possiamo collezionare esempi, desideri, alternative, ma solo per diletto, come sfascia-carrozze ai margini di vecchie statali, come saggi eremiti convocati da chi deve chiedere un consulto o sostituire un pezzo a basso costo. Ora proviamo a camminare sulla linea di mezzeria e immaginiamo di immobilizzare il traffico, facciamo scorrere il tempo in avanti e le auto sono ferme mentre noi sfrecciamo accanto alle loro vite. Il rapporto non cambia, stare immobili tra lo sfrecciare delle auto, per guardare la vita degli altri, non serve.
foto: Fast Lights, 24 novembre 2011
Già, non ha senso immedesimarsi in vite che non sono la propria, è meglio guardarsi dentro ed anche volersi bene se è possibile sfrecciando leggeri dentro sé stessi
RispondiEliminabella l'immagine di sfrecciarsi dentro!
RispondiEliminaQuando voglio sentire la sensazione della velocità che mi sfreccia accanto io mi lascio fendere dal vento. In uno spazio aperto dove ci sono io ... e il cielo.
RispondiEliminaIo ho una sensazione simile: d'estate mi piace mettere la mano fuori dall'auto in corsa e giocare con la resistenza dell'aria e la posizione della mano.
RispondiEliminaIl solito associazionismo sfrenato mi ha fatto venire in mente, leggendo il tuo post, un libro di Dave Eggers che, fra l'altro, non ho mai letto: "Conoscerete la nostra velocità".
RispondiEliminaA parte questo, sono d'accordo e mi piace molto l'immagine di sfascia carrozze sentimentali.
E, per usare le parole di De Andrè, "Da uomo avvertire il tempo sprecato a farti narrare la vita dagli occhi".
Perinzia
p.s. anche io faccio il gioco della mano dal finestrino e mi piace sentire l'aria più "leggera" a seconda del luogo in cui sono (mare, montagna, città...).
RispondiEliminaSempre Perinzia, oggi con tutta la testa fuori dal finestrino e senza voglia di lavorare
Mi piace molto quando un mio scritto viene "associato" e io mi associo anche alla non voglia! :)
RispondiEliminaSono le emozioni a farmi percepire la velocità: capisco cos'è veramente quando mi batte forte il cuore.
RispondiEliminaIl suo ritmo è martellante, incessante; il tempo, la realtà, il resto, sembra essersi fermato tutto.
ma quando parte l'adrenalina tutto si rallenta, vero?
RispondiEliminaYes, proprio così.
RispondiEliminaE quando il vento urla leggero e ci fa sentire in movimento?
RispondiEliminaUn sorriso Sammy!
sì, quando soffia alle spalle! :)
RispondiEliminail top: la testa tutta fuori dal finestrino e gli occhi chiusi.
RispondiElimina(preferibilmente quando non si è alla guida)
noooo, ho paura che gli occhi mi scivolino dentro al cranio!
RispondiEliminanon sei mai stato a mumbai.
RispondiEliminano, in effetti no, o almeno non ancora.
RispondiEliminaBuon... Tutto!
RispondiEliminaSed
Grazie, Sed, tanti auguroni!
RispondiEliminaOk, adesso vuoi scrivere questo nuovo post che sono giorni che lo aspetto??????
RispondiEliminaeh... hai ragione (accidenti quanto tempo è passato) solo che quelli che ho scritto non hanno ancora una foto... prometto che farò del mio meglio!
RispondiEliminauffa.... oggi è sabato, vai fuori e fotografa e poi scrivici un post.... dai, lo so che puoi farcela....
RispondiEliminaobbedisco volentieri, c'è un richiamo... :)
RispondiEliminagrazie :)
EliminaGrazie a te per la pazienza! :)
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