Si getta il rosso dalla mano, al bicchiere, al vuoto. Si infila e gira nel vortice nel collo. Ogni singola goccia si aggrappa al vetro con unghie di viscosità e urla di panico nella caduta. Ancora più sotto a testa in giù finché la gravità non strappa il fluido dall’alto e lo butta nello stagno placido dell’arrivo. Come il mio sangue, all’improvviso, per ogni cosa nuova, si rimescola come una folla in fuga e, passato l’evento, si placa come se nulla fosse accaduto. Vino rosso coagulato, indifferente, in attesa delle labbra.
foto: decanter, 31 dicembre 2010
fa le onde da trottola!!!!
RispondiEliminavero! come la trottola!
RispondiEliminaVino, sangue, folla, l'attesa di una bocca: è un'immagine molto passionale!
RispondiEliminain effetti... non dirlo a nessuno ma in realtà non era vino! ;)
RispondiEliminaallora alla tua! (sei stato bevuto?)
RispondiEliminaAlla nostra! Io sono una fontana ;)
RispondiElimina