“Ti amo” ha detto, l’ho sentito chiaramente. Glielo ha detto stringendola e lei lo ha guardato un po’ sorpresa, quasi divertita, o forse imbarazzata. Non ci posso credere, non voglio credere che gli abbia detto per la prima volta “Ti amo” in metropolitana. Da come ha reagito lei non sembrava una frase usuale. Veramente avrà sprecato l’incantesimo di quella formula magica nel rumore dei vagoni, nella puzza dei vestiti degli altri, nella pioggia e nella stanchezza del venerdì sera? Io che l’ho detto una volta sola, ancora mi meraviglio di chi lo dice così come direbbe una cosa qualsiasi. In questa nostra razza di spergiuri forse c’è poco da meravigliarsi. Quando lo dissi io, mi guardò come se avessi fatto una battuta stupida e fece uno sbuffo. Da allora non l’ho più detto, l’ho pensato, ma non sono arrivato a dirlo, per lo più per questione di tempo. E’ in fondo una cosa che tengo per me, che custodisco in attesa di consegnarla. Come quei piccoli oggetti che da bambini ritenevamo amuleti, lo sapevamo benissimo che non valevano niente, però erano importanti. Per me le parole sono importanti e l’aria è densa delle parole che dico e che ascolto, come se fossero tracciate nell’ossigeno. Non è vero che verba volant: restano e pesano. Eppure quella sera io l’ho sentito, forse è scappato fuori, come il respiro trattenuto troppo a lungo. Allora lo capisco che non ce la fai più a tenerlo dentro, che ti scoppia come un singhiozzo. Speriamo solo che lei lo abbia accolto come merita.
Foto: 9 novembre 2013
in realtà, da come l'hai raccontato, sembra molto romantico. Quasi da film.
RispondiEliminaChissà come è finita? La foto è recente ma il testo ha, forse, più di un anno.
EliminaSi dice che l'immaginazione non conosca il tempo. Ciao. Gea
RispondiEliminae nemmeno la fatica, proseguendo con pazienza la tessitura di un altro futuro desiderabile. Ciao
EliminaCiao,più che la ragione fu sempre la "percezione" a sentire il vero nelle discussioni d'Accademia, anche se ci fu chi ci rimise l'occhio per la rifrazione delle onde con pericoli di radioattività. Resta la simpatia-tenera del tuo post anche se un "datato",come hai detto tu.Basta comunque soffermarsi su quella foto per trovarne il profumo della nebbia la luce nel bianco.Bianca 2007
EliminaSì la percezione, come l'intuito, è troppo sottovalutata!
EliminaCiao
avevo voglia di rileggerlo.
RispondiElimina:)
Elimina"ma non sono arrivato a dirlo, per lo più per questione di tempo"
RispondiEliminaNel senso di mancanza di tempismo?
A me è capitato di fare una mezza dichiarazione, ma in circostanze un po' - anzi, molto - particolari. Sono stata congedata e poi evitata.
Agave-che-non-si-è-mai-pentita.
Diciamo che non ho avuto materialmente il tempo...
EliminaHai messo una foto che è uno schianto. Nuova di qui ma affascinata. Cecilia
RispondiEliminaGrazie, anche se nel progetto iniziale l'dea era un po' diversa.
EliminaBenvenuta