Più ci penso e più la lista di prigioni si allunga. Migliaia sono i luoghi in cui la libertà non si può esprimere e dove il desiderio decade in angoscia e amarezza. Ci sono luoghi in cui uomini che hanno compiuto crimini vengono fermati, in attesa di un evento esterno, spesso burocratico. Gli innocenti incarcerati avranno anche la disperazione per compagnia. C’è la prigione della malattia, che trattiene il desiderio e lo spirito con una catena corta. Spesso nella malattia ciò che è normalmente facile diventa impossibile. C’è la prigione delle distanze, che non ha muri, ma ha deserti, monti e fiumi. C’è la prigione degli affetti, quando l’amore degli altri ci impone regole impazzite. C’è la prigione del pensiero che deforma lo spazio e il tempo, che ingigantisce le banalità e annichilisce le eccezionalità. C’è la prigione della libertà, che ti mette davanti il presente senza maschera e te lo fa confrontare con il tuo desiderio. La distanza sarà un baratro che paralizza ogni movimento.
foto: Beyond the curtain
Splendido messagio Sammy, davvero.
RispondiEliminaTi rimando a questa, per ogni prigione che ci portiamo dentro o che ci contiene.
Per una desiderata libertà, qulaunque contorno questa possa avere.
http://vimeo.com/22094289
La traduzione è mia.
Agave
I shall be released – Bob Dylan
They say ev’rything can be replaced,
Yet ev’ry distance is not near.
So I remember ev’ry face
Of ev’ry man who put me here.
I see my light come shining
From the west unto the east.
Any day now, any day now,
I shall be released.
Dicono che tutto può essere rimesso a posto
finora, però, non ho ancora raggiunto il giusto distacco (per risistemare le cose )
Così ricordo ogni volto
di ogni uomo che mi ha cacciato in questo angolo
Eppure vedo la mia luce che inizia a splendere
da occidente ad oriente
Manca poco, da un giorno all’altro
sarò liberato
They say ev’ry man needs protection,
They say ev’ry man must fall.
Yet I swear I see my reflection
Some place so high above this wall.
I see my light come shining
From the west unto the east.
Any day now, any day now,
I shall be released.
Dicono che ogni uomo ha bisogno di protezione
e dicono che ogni uomo deve cadere
Eppure io giuro che vedo la mia immagine proiettarsi
in un qualche punto là, oltre questo muro
Vedo la mia luce che inizia a brillare
da occidente a oriente
Manca poco, da un momento all’altro
troverò sollievo
Standing next to me in this lonely crowd,
Is a man who swears he’s not to blame.
All day long I hear him shout so loud,
Crying out that he was framed.
I see my light come shining
From the west unto the east.
Any day now, any day now,
I shall be released
Accanto a me in questa folla solitaria
c’è un uomo che giura la sua innocenza
Tutto il giorno lo sento urlare così forte
mentre grida che lo hanno incastrato
Io vedo la mia luce, la vedo iniziare a splendere
da ovest ad est
E’ davvero questione di poco, da un momento all’altro
sarò fuori di qui.
Grazie Agave, hai fatto centro! ;)
Elimina...e c'è una prigione che ci creiamo noi stessi coll'essere incapaci a formarci nel coraggio di una nostra autonoma identità a cui facciamo torto ogni giorno,con l'intrigo di pensieri,meno con la spinta chiara del cuore,gli ostacoli della distanza resi,forse,realmente ostacoli impossibili da scavalcare, ma soprattutto incapaci a vivere il "diritto" alla felicità come necessità semplicemente elementare e,tale da farne pratica quotidiana.
RispondiEliminaCiao,un tempo nell'epoca di splinder ci siamo scambiati.Ti ricordi? Bianca 2007
Già, Bianca, tutto viene e si ferma a noi. Ben ritrovata.
Eliminae le prigioni subdole che ti sembrano rifugi.
RispondiEliminaecco... anche quelle. Anche la fuga, a volte, è l'imbocco di una cella.
Eliminama le prigioni hanno veramente un opposto?
RispondiEliminanon sempre, però credo che ci sia "un altro posto"
Eliminae a volte dipende da noi. Non sempre. Ma qualche volta sì.
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