Arriva la pioggia di primavera e ritornano anche quelle sensazioni, come le rondini e il vestiti leggeri. La debolezza che Aprile mi porta mi spinge rifugiarmi nei sogni per non vedere il limite che abbatterebbe ogni slancio. Oggi appena il cielo si è presentato perfettamente grigio fuori dalla metropolitana, l’aria umida e fresca, ho pensato che fosse uno di quei giorni in cui bisognerebbe rinchiudersi in un bar, con la vetrina che da sulla strada a leggere quotidiani. Si potrebbe guardare le gente che passa per strada, scovare bellezze incantevoli nei visi distratti delle ragazze, svelare dinamiche inimmaginabili nei lavori più banali. I giornali servirebbero come alibi per abbassare gli occhi, magari sperando che tra tante parole inutili, si sia infilato un articolo ispiratore, una foto che ti tolga il fiato, non con la cruda banalità del male, ma con una folgorante originalità. Oppure potremmo passeggiare in silenzio, chiaccherando e ridendo, telepaticamente.
foto: it doesn't fit. 5 aprile 2012
La primavera, con tutte le sue incostanti incertezze, ha molti angoli dove essere ritrovata... io so perché ne resto lontana, ma tu perché non sei andato in quel bar?
RispondiEliminaSi sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio :)
EliminaNon chiedermi la strada del solito associazionismo sfrenato...
Eliminahttp://www.youtube.com/watch?v=8FT8w4GJMdk
Closeriedeagave
com'è che riesci sempre a prelevare dai miei preferiti? :)
Elimina:-) easter agave
RispondiElimina